Guida alla Sanificazione e Disinfezione. Cosa sono e come farlo correttamente

Guida alla Sanificazione e Disinfezione.

Indice argomenti:

  • Disinfezione e sanificazione: cosa sono?
  • Perché intervenire sull'inquinamento indoor?
  • I rischi nell'ambiente indoor
  • Che prodotti usare nella disinfezione contro virus e batteri
  • Confronto tra i vari sistemi di disinfezione ambientale
  • I limiti dei sistemi di disinfezione ambientale
  • Come usare i prodotti di disinfezione ambientale
  • Gli svantaggi dei sistemi di disinfezione ambientale
  • La frammentazione molecolare con la Cloramina T

DISINFEZIONE E SANIFICAZIONE degli ambienti

Negli ultimi mesi sentiamo molto spesso parlare di DISINFEZIONE e SANIFICAZIONE degli ambienti, tanto che questi termini sono utilizzati spesso come sinonimi.

In realtà sono concetti ben distinti:

SANIFICAZIONE: è l’intervento globalmente necessario per rendere sano un ambiente, che comprende le fasi di pulizia, igienizzazione e/o disinfezione, e di miglioramento delle condizioni ambientali (microclima: temperatura, l’umidità e ventilazione)

 DISINFEZIONE è una misura atta a ridurre tramite uccisione, inattivazione o diluizione, la maggior quantità di microrganismi presenti all’interno di un ambiente, quindi

  • batteri,
  • virus,
  • protozoi,
  • funghi e spore,

 

PERCHE’ INTERVENIRE SULL’INQUINAMENTO INDOOR?

Intervenire sull’inquinamento indoor è diventata un’attività fondamentale per il benessere quotidiano, soprattutto perché negli ultimi 60 anni l’inquinamento degli ambienti chiusi è peggiorato notevolmente. L’aria degli ambienti confinati, infatti, può essere fino a 5 volte più inquinata a livello microbiologico dell’aria esterna.

La maggior parte delle sostanze nocive con cui entriamo in contatto quando siamo all’esterno si concentra anche negli ambienti interni sommandosi alle altre molecole inquinanti provenienti dai prodotti chimici utilizzati in casa, dai fornelli e dai batteri che si annidano su tessuti, tappeti e pareti.

Ma non solo: oltre alle polveri sottili, tra le altre sostanze che minacciano quotidianamente la nostra salute troviamo anche muffe, acari e monossido di carbonio.

I RISCHI NELL’AMBIENTE INDOOR

Anche se pensiamo che le nostre mura domestiche possano difenderci dall’inquinamento atmosferico, in realtà è proprio qui che si annidano sostanze nocive per la nostra salute:

  1. Microorganismi (virus, batteri e funghi);
  2. Il particolato
  3. Le muffe

1.VIRUS E BATTERI

Dal punto di vista microbiologico possiamo trovare microrganismi pericolosi per la nostra salute come i virus, i batteri e i funghi.
Sono piccoli organismi che si possono annidare sugli oggetti oppure essere veicolati dall’aria che respiriamo e sono i principali responsabili di malattie respiratorie (asma, riniti, allergie) o a danno di altri organi ed apparati.

Tra i virus che possono essere presenti tra le mura domestiche, possiamo citare anche l’attuale CORONA VIRUS (Covid 19).

Se il distanziamento sociale è l’arma più efficace per evitare il contagio, la disinfezione e sanificazione degli ambienti sono pratiche necessarie.

  1. IL PARTICOLATO

Con il termine particolato si intende l’insieme di particelle solide e liquide presenti in sospensione nell’atmosfera.

Il particolato atmosferico (PM) è l’inquinante atmosferico che provoca i maggiori danni alla salute umana in Europa. E’ composto da particelle così leggere che possono fluttuare nell’aria ed alcune di esse sono così piccole che possono entrare in profondità nei polmoni, attraverso da respirazione.

Il particolato atmosferico può essere composto da:

  • sostanze chimiche e metalli pesanti (come il l’arsenico, il cadmio, il mercurio e il nickel) che risultano molto dannose per l’organismo umano.
  • pollini, spore provenienti da funghi, batteri, virus e piccoli frammenti di tessuti animali e vegetali
  1. LE MUFFE

Le muffe sono funghi microscopici che crescendo rilasciano nell’aria le spore.

Possono proliferare sia all'interno che all'esterno delle abitazioni, soprattutto dove è presente umidità in eccesso e scarsa ventilazione e tendono a svilupparsi più rapidamente con un clima caldo umido.

L’esposizione alle muffe è causa delle più comuni infezioni delle vie respiratorie, soprattutto a danno dei bambini (fonte Ministero della Salute).

CHE PRODOTTI USARE PER LA DISINFEZIONE CONTRO VIRUS E BATTERI?

Tra prodotti che garantiscono dal punto di vista dell’efficacia la salute (e ci tutelano anche nei confronti del Covid-19) sicuramente l’ O.M.S. ha suggerito l’utilizzo di prodotti a base alcolica, ma soprattutto prodotti a base di cloro, per il l’ampio spettro battericida.

CONFRONTO TRA I VARI SISTEMI DI DISINFEZIONE AMBIENTALE

Volendo fare in confronto tra i diversi sistemi di disinfezione ambientale, possiamo citare i più comuni agenti quali:

  • L’ozono
  • Il perossido di idrogeno
  • Il Virkon
  • Gli Ammoni quaternari
  • I disinfettanti a base di iodio
  • La Cloramina T

L'ozono è una sostanza sanificante naturale. Si genera dall'ossigeno presente nell'aria e per igienizzare sfrutta solo le sue proprietà ossidanti, senza bisogno di detergenti e disinfettanti. La disinfezione tramite Ozono deve essere svolta tramite particolari macchinari che lo generano, perché non può essere stoccato. L’Istituto Superiore Di Sanità, con linee guida pubblicate nel Maggio 2020, afferma che non è certificabile il luogo di produzione di questo gas e quindi non si può definirlo sotto l’aspetto di presidio medico/chirurgico o biocida , ciò significa che i trattamenti ambientali attuali fatti con l’ozono permettono di avere un effetto sanitizzante ma non sanificante, quindi non certificato ufficialmente.

Un altro sistema che possiamo utilizzare per l’abbattimento della carica microbica è il perossido d’idrogeno con o senza argento. Il perossido d’idrogeno è sostanzialmente acqua ossigenata che ha una molecola molto instabile, ha la caratteristica di degradare nel giro di 9/10 minuti una volta immessa nell’ambiente.

E’ un ossidante meno potente rispetto all’ozono (perché si volatilizza in breve tempo) e non è ad ampio spettro biocida perché su alcune di queste specie come ad esempio i micobatteri e le spore non ha il tempo di poter entrare in contatto e quindi distruggerli. Ha però il vantaggio di degradare completamente senza lasciare residui di composti sottoprodotti o di gas.

Il Virkon, è nome commerciale di un prodotto dalle caratteristiche uniche e che utilizza come principio attivo il monopersolfato di potassio o reattivo di caro.

E’ un disinfettante in polvere che si diluisce in acqua che viene utilizzato in alcuni settori di tipo sanitario, prevalentemente nel settore odontoiatrico e ha la caratteristica di ossidare quella che è la parete cellulare, quindi di distruggere i microrganismi con cui entra in contatto. E’ comunque un forte agente ossidante per cui può danneggiare quelle che sono le superfici metalliche.

Gli Ammoni quaternari sono un altro principio attivo che è normalmente considerato un disinfettante di basso livello in quanto non è ad ampio spettro biocida. Su alcune forme batteriche è batteriostatico, così come nei confronti di alcuni tipi di virus. Blocca la replicazione dei virus ma non li distrugge. E' molto utilizzato nel settore delle pulizie industriali per la sua caratteristica di essere un detergente oltre che un disinfettante.

I disinfettanti a base di iodio , quindi iodofori  sono disinfettanti ad ampio spettro biocida, sono fra i più conosciuti perché vengono utilizzati sin dal 1800. Hanno la caratteristica di essere tossici, si possono diluire con la base alcolica perché l’alcool e l’unico modo di poterli veicolare ed hanno una colorazione ben precisa oltre che un odore molto acre.

La CLORAMINA T è cloro organico tamponato, che mantiene l’ampio spettro biocida su:

  • funghi
  • batteri (Gram positivi e negativi)
  • virus
  • micobatteri
  • spore

I LIMITI DI DEI SISTEMI DI DISINFEZIONE AMBIENTALE

L’ozono è irritante per le mucose e la sua degradazione ha bisogno di almeno 3 giorni, quindi ha la sua persistenza nell’ambiente è un aspetto non trascurabile.

Il perossido di idrogeno con o senza argento, può essere irritante per le mucose e per gli occhi, ma soprattutto può provocare delle lesioni a livello oculare di tipo permanente.

Oltre a questo, alcuni studi condotti in U.S.A. hanno determinato che il perossido d’idrogeno, sugli animali, può avere effetti cancerogeni.

Anche il Virkon è un sistema di disinfezione che sviluppa dei gas tossici che possono essere irritativi e possono creare problemi a livello respiratorio e di mucose, così come gli ammoni quaternari che possono anche causare nausea e vomito.

Anche gli iodofori (disinfettanti a base di iodio) sono un veleno e quindi possono creare delle reazioni molto potenti. Lo iodio può essere tossico anche per contatto e ha la caratteristica di colorare permanentemente le superfici con cui entra in contatto. E’ quindi un agente sanificante non più utilizzato.

La Cloramina T, una volta diluita, diminuisce molto la parte tossicologica e ha un bassissimo impatto sui materiali, ma soprattutto ha un bassissimo rilascio di quelli che sono gli alogeni organici assorbibili, quindi dal punto di vista tossicologico è quello che crea meno problemi in aerosolizzazione o frammentazione molecolare.

COME USARE I PRODOTTI PER LA DISINFEZIONE AMBIENTALE

L’ozono ha bisogno di essere generato insito attraverso degli appositi generatori di gas, senza la presenza di operatori (gas tossico) per almeno 3 ore, successivamente l’ambiente deve essere areato abbondantemente (può comunque persistere fino a 3 giorni). La residualità può portare a dei problemi a livello respiratorio o a livello di irritazione post-sanitizzazione.

Il perossido di idrogeno con argento viene utilizzato attraverso dei nebulizzatori o aerosolizzatori per la sua efficacia, dopo 10 minuti si degrada senza lasciare residui. La sua rapidità d’azione gli impedisce però di avere un effetto penetrante in quelli che sono i microrganismi più resistenti, per cui il perossido di idrogeno, non è idoneo per un trattamento ambientale in cui vi sono micobatteri resistenti.

Il Virkon che è una polvere che si diluisce in acqua, viene usato in nebulizzazione o aerosolizzazione ambientale; la soluzione assume una colorazione rosa nel momento in cui la polvere viene diluita, man mano che perde efficacia ha un viraggio del colore e diventa trasparente. Viene dispersa nell’ambiente da generatori di aerosol o dei sistemi di nebulizzazione.

Gli ammoni quaternari vengono immessi nell’ambiente con dei nebulizzatori o aerosolizzatori.

E’ necessario un tempo di contatto con l’ambiente da disinfettare di almeno 2 ore per avere un’efficacia sui microrganismi target.

La Cloramina T invece viene immessa nell’ambiente attraverso la generazione di una soluzione disinfettante (una polvere solubile in acqua) che viene immessa in dispositivi a frammentazione molecolare. Una volta impostato il tempo di saturazione, in base alla volumetria dell’ambiente che desideriamo trattare, i sistemi entrano in funzione in modo da saturare l’ambiente ed avere dopo 15/20 minuti una sanificazione normale, dopo 30 minuti, una azione virucida idonea ad eliminare il virus del SARS COV-2 .

GLI SVANTAGGI DEI SISTEMI

Tutti i sistemi generano una residualità:

  • L’ozono ha una residualità molto alta. Si degrada in 3 giorni e se non correttamente areati, l’aria degli gli ambienti sottoposti al trattamento, potrebbe risultare insalubre per soggetti particolarmente sensibili.
  • il perossido di idrogeno invece, deve essere “stoccato” con estrema cautela perché è un agente esplosivo ed infiammabile. Chi chi utilizza il perossido di idrogeno deve utilizzare ambienti ben protetti per far sì che non siano soggetti ad eventuale combustione.
  • Il Virkon è una molecola abbastanza innovativa ma è un potente ossidante e potrebbe danneggiare i materiali con i quali entra in contatto anche sotto forma di nebulizzazione o di nebbia secca. Si potrebbero avere fenomeni ossidativi anche su strumentazioni particolarmente delicate creando danni irreversibili su computer o monitor.
  • Gli ammoni quaternari hanno per contro una bassa efficacia in termini di spettro biocida ma soprattutto sviluppano fenomeni di resistenza, questo significa che alcuni microrganismi potrebbero rimanere sulle superfici, anzi, generare una resistenza (quindi fissarsi sulle superfici).
  • Lo svantaggio della Cloramina T è che ha bisogno di un tempo un po’ più lungo rispetto al cloro attivo per poter esplicare la sua azione disinfettante (15 minuti circa in base alle dimensioni dell’ambiente) perché la molecola è a rilascio più lento.

Considerando tutti gli agenti di disinfezine presi in esame, è proprio attraverso la Cloramina T e l’abbinamento con una macchina a frammentazione molecolare che abbiamo generato un nuovo sistema unico per poter sanificare gli ambienti.

 LA FRAMMENTAZIONE MOLECOLARE CON LA CLORAMINA T

È un sistema sinergico di disinfezione, che riesce ad abbattere la carica batterica, microbica, o virale che può essere presente all’interno di tutti gli spazi confinati, come:

  • ospedali,
  • scuole,
  • uffici,
  • sale d’aspetto,
  • dentisti,

praticamente ovunque!

Le  macchine sono dei generatori di nebbia secca attraverso la frammentazione molecolare della soluzione disinfettante; possiamo ottenere una sanificazione ambientale in tempi veramente rapidi, utilizzando un disinfettante che è un presidio medico-chirurgico.

IL FUNZIONAMENTO DELLA FRAMMENTAZIONE MOLECOLARE

Una volta inserita la soluzione disinfettante nel dispositivo, che può essere allo 0,5% (per la sanificazione ordinaria) o all’1%(per la sanificazione straordinaria antibatterica o antivirale)  a seconda di quello che è il grado di sanificazione che vogliamo ottenere, la soluzione liquida viene immessa nell’ambiente sotto forma di particelle colloidali.

Il principio fa sì che il disinfettante venga immesso in particelle microniche (delle dimensioni al di sotto dei 5 micron) che sono dotati di un’elevata tensione superficiale che fa sì che le particelle non si rompano (quindi senza l’effetto bagnante).

Queste particelle vengono dotate di carica elettrostatica negativa che gli  permette  di aderire e di attrarre le particelle virali o batteriche che hanno la membrana cellulare positiva.

PERCHE' SCEGLIERE LA CLORAMINA T

La Cloramina T è un disinfettante ben conosciuto dagli esperti, a livello mondiale viene considerato come il disinfettante universale per la sua versatilità.

La Cloramina T rispetto al cloro è molto più stabile anche perché invece di avere un picco immediato di efficacia che è la caratteristica tipica del cloro, è a rilascio prolungato quindi sviluppa il cosiddetto acido ipocloroso in continuo per far sì che possa avere un’azione persistente più a lungo e soprattutto è meno corrosiva ma meno reattiva nei confronti dei residui organici.

Prima della sanificazione ambientale è bene procedere con procedure di pulizia a disinfezione perché è necessario rimuovere quelli che possono essere i residui organici costituiti anche dal BIO-aerosol che in molti casi vanno ad inficiare l’effetto del disinfettante: ovvero se si rimuovono dalle superfici i residui di BIO-aerosol contaminato per esempio dal SARS COV-2, non si avrà efficacia neanche con un trattamento di sanificazione ambientale.

La Cloramina T ha il vantaggio di essere poco reattiva nei confronti di residui organici. Se la superficie non è stata ben pulita, la Cloramina T avrà bisogno di un po’ più di tempo per poter esplicare la sua attività di disinfezione ma riesce comunque ad agire efficacemente.

Una soluzione disinfettante può mantenere le sue caratteristiche anche per diversi giorni; alcuni test di laboratorio, hanno dimostrato l’efficacia della Cloramina T anche a distanza di 6 mesi dal momento della sua diluizione, quindi ha una stabilità veramente importante.

Altro aspetto fondamentale di questo agente è quello di non essere corrosivo sui materiali, abbiamo visto come gli altri principi attivi partano dal principio ossidante che può essere dannoso su vari materiali con cui possono entrare in contatto.

La Cloramina T non intacca il legno, la ceramica, il vetro, i metalli, il materiale naturale o sintetico, i tessuti, anche se delicati (se utilizziamo la Cloramina T per la disinfezione di alcuni indumenti sicuramente non si avrà l’effetto sbiancante come invece succede con l’ipoclorito).

In fase di utilizzo è necessario utilizzare i dispositivi di protezione individuale, quali guanti, occhiali e mascherina.

L’utilizzo della Cloramina T come agente per la sanificazione degli ambienti, è altamente consigliato per le sue proprietà biocide, per l’efficacia e la mancanza di effetti collaterali.